Il GTEF è una piattaforma internazionale per promuovere scambi e discussioni per lo sviluppo sostenibile dell’industria turistica globale, con particolare attenzione alla Cina. Un numero impareggiabile di operatori ed esperti mondiali del settore turistico si riunisce per conferenze, workshop, business matching ed eventi.

In particolare il giorno 14 Ottobre ci sarà l’opportunità di partecipare ad un interessante business matching che vede coinvolti operatori turistici da tutto il mondo e più di 100 Tour Operator cinesi leader del settore.
Saranno offerte opportunità di incontro con investitori cinesi interessati ad investire in progetti o strutture turistiche internazionali, ed anche opportunità di B2B con buyers cinesi.
Ogni partecipante potrà incontrare più di 20 operatori cinesi.

QSC Program promuove GTEF
QSC Program è rappresentato in Italia da Italy China Tourism

Contatta Italy China Tourism per maggiori informazioni e visita il sito ufficiale: http://gte-forum.com/en/homepage/

La città di Hangzhou 杭州,capoluogo del Zhejiang, è situata a 140 km a sud-ovest di Shanghai, sul delta del fiume Fiume Azzurro. Si trova sulla costa sud-est della Cina ed è un importante hub di trasporto, nonché un importante nodo digitale per lo sviluppo della Via della Seta.

Centro di sviluppo informatico, E-commerce, biotecnologico, tessile, dell’abbigliamento e delle telecomunicazione, Hangzhou è  sede del gigante dell’e-commerce Alibaba, e Netease(网易). Ha ospitato l’undicesimo vertice del G20 nel 2016.

Famosa città della CULTURA 文化名城 e del TURISMO 旅游名城paradiso sopra, Suzhou e Hangzhou sotto.上有天堂, 下有苏杭

Hangzhou è considerata la migliore città turistica della Cina per la sua storia e il suo retaggio culturale. E’ stata una delle otto capitali antiche (中国历史文化名城和八大古都之一). E’ conosciuta inoltre per il suo bellissimo ambiente naturale. Anche se Hangzhou ha vissuto recentemente un forte sviluppo urbano, è riuscita a conservare perfettamente il suo patrimonio storico e culturale. Oggi il turismo rimane un fattore importante per l’economia di Hangzhou. Uno dei luoghi più popolari di Hangzhou è Il Lago dell’ovest(西湖), un luogo dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.

Anche il Gran Canale è un sito patrimonio mondiale dell’UNESCO. E’ il canale o fiume artificiale più lungo del mondo e collega Pechino, passando per Tianjin e le provincie di Hebei, Shandong, Jiangsu, ad Hangzhou collegando il fiume giallo e il fiume azzurro in Cina

Altre attrazioni famose sono:

Xixi National Wetland Park(西溪湿地)
La tomba del generale Yue Fei(岳飞墓)
La Pagoda delle Sei Armonie(六和塔)
Il Tempio del Ritiro Spirituale(灵隐寺)
Il Picco Venuto in Volo(飞来峰)
Il lago delle mille isole (千岛湖)

Famosa città per la GASTRONOMIA 美食

Wonton - Oriental deep fried wontons filled with prawn and spring onion, served with dumpling and chili sauces. ** Note: Shallow depth of field

La città è nota anche per le specialità gastronomiche 杭帮菜, e rappresenta una delle otto principali scuole di cucina in Cina.

Tra i piatti tipici: pesce all’aceto del lago dell’ovest (西湖醋鱼), maiale di Dongpo (东坡肉),  gamberi al Longjing (龙井虾仁),  pollo del Beggar (叫化鸡), germogli di bambù brasati (油焖笋),  budino di loto (藕粉) ecc.

Famosa città del THE’ 茶文化

Pretty blue and white Asian pottery tea set.

Il Longjing del lago dell’Ovest (西湖龙井) è una delle più famose selezioni di thè longjing di Hangzhou. Una varietà di tè verde prestigiosa conosciuta in tutta la Cina.

Famosa città del TEATRO 戏曲

Ci sono moltissimi teatri ad Hangzhou che offrono spettacoli d’opera. L’opera Yue (越剧), la seconda forma lirica più grande in Cina,昆曲 e 杭剧. Inoltre, ci sono diversi grandi spettacoli a tema sulla storia e la cultura di Hangzhou rappresentati sul Lago dell’Ovest. Il più famoso è Impression West Lake(印象 西湖) del regista Zhang Yimou.

Origine delle leggende

Hangzhou ha fatto da sfondo a diverse leggende, tra cui “La leggenda del Serpente Bianco” 《白蛇传》 e “Liang Shanbo e Zhu Yingtai” 《梁山伯与祝英台》 conosciuto come il “Romeo e Giulietta” cinese.

Gemellaggi:

  • Nizza, dal 1998
  • Oviedo, dal 2006
  • Lugano, dal 2014
  • Verona, dal 2019

Durante la visita di Xi Jinping in Italia, è stata discussa la possibile cooperazione tra Cina e Italia nei settori del cinema, dei musei, delle mostre, dei teatri e del turismo. Hangzhou e Verona hanno siglato un gemellaggio tra i rispettivi siti riconosciuti Patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Si riporta per intero questo interessante articolo di Guida VIaggi

http://www.guidaviaggi.it/rubriche/5509/turisti-cinesi-in-risalita-nel-2017

Spendono più di tutti, ma le biometrie hanno frenato nel 2016, il Rapporto del CeSIF ci racconta i dettagli di questo mercato

“La capacità di spesa del turista cinese ha superato da qualche anno quella del turista russo: quasi un terzo degli acquisti dei turisti stranieri in Italia sono cinesi”. E’ quanto afferma Alberto Rossi, responsabile marketing CeSIF – Fondazione Italia Cina, illustrandoci il rapporto “Cina 2017 Scenari e prospettive per le imprese”.Lo scontrino medio di un turista cinese in Italia è di 918 euro, seppur in calo del 3% sul 2015, quando spendeva 944 euro. Un primato incontrastato (i russi sono a 685 euro) e una grossa opportunità da cogliere. “Per questo riteniamo importante la certificazione Qsc, utile a tutti coloro che hanno a che fare con la domanda cinese, che ha bisogno di una liturgia ad hoc, da quando atterra, a quando arriva in albergo, a quando entra in una boutique”.L’86% dei beni di lusso comprati dai cinesi viene acquistato all’estero, “su questo l’Italia può giocare un ruolo rilevante” ribadisce Rossi, facendoci notare che siamo in una fase complessa. Le richieste di visto nel 2016 testimoniano un calo molto importante nel 2016 (siamo passati da 537.763 a 362.504). “Questo è dovuto a due fattori: la paura degli attentati e l’introduzione delle biometrie, il cinese che vuole venire in Italia deve lasciare le impronte digitali per ottenere il visto; in un primo momento l’Italia ha aperto pochi centri in Cina e alcuni cinesi per recarsi al consolato di riferimento dovevano fare un volo interno solo per mettere l’impronta, sceglievano quindi altre mete al posto dell’Italia – spiega il manager -. Ora questo aspetto è migliorato, c’è una grande velocità di rilascio, ci sono 11 nuovi centri e il primo trimestre 2017 dà segnali positivi”.

Il calo è apparentemente in contraddizione con i segnali riportati da Confturismo Istatche testimoniano 3,79 milioni di arrivi cinesi con un incremento del 12%. “Questo perché si considera il totale degli arrivi e non le richieste di visto turistico approvate (che sono 348.824); negli arrivi si considerano gli ingressi in Italia da altri Paesi dell’area Schengen per i più svariati motivi”.

Anche gli acquisti dei cinesi sono calati del 22% contro il +56% del 2015, ma sono sempre il mercato che spende di più in Italia, anche se arriva alla fine di tour europei. Sono tuttavia positivi i segnali del 2017, con un primo trimestre al +12% degli acquisti cinesi in Italia. Di incentivo a questa crescita di spesa e acquisto nell’ultimo triennio, il varo della legge anti corruzione in Cina, che ha radicalmente cambiato le abitudini dei cinesi all’estero. l.s.”

La Cina ci ha già abituati ai grandi numeri e il turismo outbound è diventato un fenomeno di portata inarrestabile che ha innalzato la Cina in vetta alla classifica mondiale in pochi anni. Tuttavia nel mondo della globalizzazione le cose stanno rapidamente cambiando.

Dimentichiamoci i gruppi di turisti interessati solo a fare shopping e fotografie, sono sempre più numerosi i giovani manager e professionisti cinesi che scelgono il Bel Paese per la sua storia, arte, cultura, cucina ed ovviamente per provare l’Italian Life Style. Questi nuovi turisti non viaggiano solo con gruppi organizzati ma anche come individuali o in piccoli gruppi.  Sempre più richieste sono le destinazioni e i servizi alternativi al classico tour italiano delle grandi città. “Esperienza”  e “qualità” sono le nuove parole d’ordine per i giovani viaggiatori cinesi.

Di questo cambiamento se ne è accorta per prima la Cina che nel 2013, per migliorare la qualità dei servizi offerti ai turisti cinesi all’estero e sostenere la realizzazione della nuova Legge Cinese sul Turismo,  ha dato forma al programma noto col nome di  “China Outbound Tourism Quality Service Certification” (QSC Program) con l’intento di redigere una lista dei più qualificati operatori turistici internazionali, in grado di offrire servizi innovativi e di qualità anche in destinazioni fuori dai circuiti “Classici”. Il Programma è stato successivamente migliorato e arricchito in vista della sua realizzazione come programma no-profit nel 2015 ed è attualmente gestito dal China Association of Travel Services. E’ possibile aderire al Programma QSC gratuitamente.

– Come raggiungere il mercato cinese?

Il mercato cinese richiede certamente un notevole impegno. Non è solo traducendo il sito in lingua cinese che cominciano ad arrivare clienti dalla Cina. Occorre innanzi tutto studiare un prodotto di nicchia che possa interessare i “nuovi turisti cinesi”. Poi si devono prendere contatti con il trade cinese. Investire in uno o più viaggi, investire in tempo, avere ottimi collaboratori che capiscano la lingua a la cultura cinese e soprattutto…  tanta tanta pazienza.


– Che tipo di prodotto offrire? Come essere innovativi?

Il prodotto ideale per il “nuovo turista cinese” dà l’opportunità di conoscere e di vivere l’esperienza “italiana” offrendo una finestra sulla sua cultura, tradizioni, artigianato,ecc. Occorre offrire nuovi paesaggi e destinazioni poco conosciute ,che non mancano di certo in Italia. Intervistando una giovane coppia cinese in viaggio in Italia (con auto a noleggio…) ho scoperto che al top della loro lista di gradimento c’era la campagna Toscana, a seguire le Dolomiti e il Gargano mentre nelle ultime posizioni le ben conosciute città del tour classico (Roma, Firenze, Venezia, ecc.). D’altra parte come non comprenderli? La maggior parte dei turisti che arrivano nel nostro paese dalla Cina sono abitanti di enormi città invase dal traffico e dallo smog.


– Meglio canale internet o tradizionale?

Entrambi importanti. Il viaggiatore cinese spende molto tempo ad informarsi sul web sulla destinazione di viaggio scelta. Blog, Forum ma anche consigli in chat sono decisivi per la scelta di viaggio. Poi però la prenotazione viene spesso fatta attraverso canali tradizionali, ota oppure to.


– Ha senso proporsi sul mercato cinese come singole regioni o sarebbe opportuno un prodotto turistico Italia che tenga comunque conto delle caratteristiche peculiare delle varie regioni?

L’ideale sarebbe un prodotto Italia omogeneo e strutturato che offra eccellenze peculiari alle singole regioni. Purtroppo per mia esperienza spesso mancano comunicazione e strategie comuni non solo tra regioni ma perfino tra province di una stessa regione. Un’offerta limitata e non integrata è impensabile per il viaggiatore cinese per cui il viaggio in Italia rappresenta l’investimento di una vita…

Antonella Orlandi

Italy China Tourism

Xi Jinping (cinese semplificato: 习近平pinyin: Xí Jìnpíng), è Segretario Generale del Partito Comunista Cinese dal 15 novembre 2012 e Presidente della Repubblica popolare cinese dal 14 marzo 2013. Fa parte del gruppo dei Taizi, ovvero dei “principi rossi”, che riunisce i figli e i nipoti dei protagonisti della “Lunga Marcia” e della rivoluzione del 1949.
Xi è sposato con Peng Liyuan, sua seconda moglie, dal 1987. Forse non tutti sanno che la “first lady” cinese è conosciuta come la “Carla Bruni of the East”, infatti Peng è una cantante di successo, ha vinto molti concorsi musicali a livello nazionale ed è stata la prima donna cinese a conseguire un master in musica tradizionale etnica. E’ inoltre membro dell’Esercito popolare di liberazione e deputata al Comitato nazionale della Conferenza politica consultiva del popolo. La Cina non è mai stata famosa per le sue first ladies e storicamente le mogli dei suoi presidenti sono salite raramente alle luci della ribalta. Tuttavia la signora Peng sembra voler sfatare anche questo mito e con la sua eleganza ricercata accompagna il marito all’estero tenendo conferenze sulla filantropia in Cina. La reazione interna rispetto alle capacità comunicative della first lady è molto positiva e gli analisti ritengono che la signora Peng potrebbe rivelarsi una risorsa particolarmente importante nelle relazioni internazionali.

 

Durante il prossimo International Forum on China Tourism Outbound IFCOT che si terrà a Pechino il 29 Giugno 2015 molto si parlerà del progetto “One Belt, One road”. Il progetto, in cinese “一带一路”, è stato presentato fin dal 2013 dal presidente Xi Jinping ed è riferito alla Nuova Via della Seta che vuole collegare la Cina con l’Europa, via terra attraverso l’Asia Centrale e Occidentale e via mare, attraverso  rotte marittime che oltre ai paesi asiatici toccheranno anche porti in Africa e nella Penisola Arabica. Punto di arrivo sia via mare che via terra è Venezia.

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Né le rotte marittime né quelle via terra seguono una chiara linea, geograficamente parlando,  ma sono piuttosto un piano d’azione su come la Cina pensa di integrarsi economicamente e rafforzare la sua influenza nelle regioni attraversate.

“…The “One Belt and One Road” initiative concerns 65 countries and 4.4 billion people and is China’s most important and strategic initiative. 

In regards to the world’s need, we may consider the global landscape and find three significant features:

The first feature is that the Middle East and North Africa have become the epicenter of turbulence, regional war, conflict and hatred. The Arab Spring of 2010 triggered a major political earthquake in this region. A number of strong men fell down. The Syrian War has lasted for more than three years, with 200,000 dead and millions homeless. This war is still going on. The war between ISIS and anti-ISIS alliances is raging. Some parts of Libya have become the stronghold of ISIS in North Africa. We can’t foresee the end of turbulence in this region, in spite of tireless efforts from the international community to quell the violence.

The second feature is that Europe finds itself in the epicenter of financial crisis. This crisis broke out first in the United States in 2008. A worsening sovereign debt crisis in Portugal, Spain, Italy, and Greece shifted the epicenter of the financial crisis to to Europe. The European Union is still struggling to overcome the consequences of this crisis.

The third feature is that East Asia has become the global growth center. The last three decades witnessed steady and robust growth causing East Asia to become the most dynamic and fastest growing region in the world. Its steady growth is not only important for the whole Asia but also very much needed by the rest of the world.

Moving to Asia, we can see East Asia, with 2.2 billion people, continues to grow steadily. South Asia is catching up and Central Asia is lagging behind currently. However, the economies of these three regions are highly complementary.

The “One Belt and One Road” initiative aims at promoting the development of all these three regions together. If we succeed, it will provide Asia with a powerful engine for further growth. That will be good news not only for Asia, but for the whole world…”

estratto da China-US Focus

Prima di Mao Zedong, l’ideologia  di stampo confuciano voleva l’uomo di famiglia sottomesso a tre sistemi di autorità: politica, sociale e religiosa e la donna sottomessa oltre che a questi tre sistemi anche al padre da nubile, all’autorità del marito da sposata, e al figlio maschio maggiore da vedova. Questa ideologia era molto costrittiva sopratutto nelle aree agricole. Il ruolo femminile prevedeva le sole possibilità di essere moglie, seconda moglie, concubina oppure nubile-serva. La legge sul matrimonio del 1950, ha abolito il concubinaggio, la poligamia, i matrimoni combinati, le spose bambine, il costume della dote, e ha garantito il diritto al divorzio. La politica comunista immise le donne nella forza lavoro, anche con posizioni di leadership, al punto che fu coniato il celebre motto “la donna regge l’altra metà del cielo”. Sono molti i fattori che hanno contribuito a scardinare il sistema della famiglia tradizionale per consentire il passaggio verso una nuova società, tuttavia, nonostante i profondi cambiamenti che l’hanno investita, la famiglia rimane ancora oggi il perno della società e molti elementi della cultura confuciana sopravvivono frammisti alla nuova struttura sociale.

i volti della Cina

Più che un Paese la Cina è un continente, grande quasi quanto l’Europa e come il vecchio nostro continente ospita etnie e culture tanto distanti tra loro quanto possono esserlo alcune nazioni europee. Con 9,7 milioni di kmq ospita ben 56 gruppi  etnici con differenti lingue, cucine, tradizioni, usi e costumi. Sicuramente il gruppo etnico 民族 (mínzú) più diffuso è quello degli 汉 (hàn) che conta quasi il 92% della popolazione. Infatti proprio per questo la lingua cinese ufficiale si chiama proprio 汉语 (Hànyǔ), ovvero letteralmente “la lingua degli hàn”.

Il Panda gigante è uno degli emblemi della Cina. E’ originario della Cina centrale e attualmente vive nelle zone montuose del Sichuan. E’ un animale a rischio anche se in questi ultimi anni molti sforzi si sono moltiplicati per salvaguardare la sua sopravvivenza. Nella valle di Wolong è stato costruito un centro di ricerca e di riproduzione in cattività dei Panda. Si nutrono di bambù ma la deforestazione del suo habitat e il basso tasso di natalità e mettono comunque a rischio la sua sopravvivenza. Si tratta di una specie molto amata dai cinesi per il loro aspetto indifeso e innocente. il Panda gigante è anche il simbolo del WWF.

Forse non tutti sanno che parte del film Avatar, per i suoi paesaggi si è ispirato al meraviglioso Zhangjiajie National Forest Park che si trova nella zona settentrionale della regione Hunan. Fa parte di una grande area, Wulingyuan Scenic Area, che è stata riconosciuta nel 1992 Patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco.

Inoltre le sue formazioni e i paesaggi particolari hanno ispirato nei secoli centinaia di artisti cinesi.